domenica 18 giugno 2023

Non disturbate il manovratore!

In questi giorni è davvero molto acceso il dibattito politico intorno alla proposta del governo mirante ad abolire dalla legislazione italiana la figura del reato di abuso d’ufficio. Personalmente sono contrario a questa intenzione del governo, ma in democrazia è fisiologico che possano esserci posizioni diverse e contrapposte. Quello che invece mi ha profondamente colpito è la posizione assunta dal Ministro della Giustizia, il Sig. Carlo Nordio, che ha definito le critiche presentate in merito dall’Associazione nazionale dei Magistrati come un’interferenza all’azione del governo. Questa posizione assunta dal Ministro, a dire il vero, mi preoccupa moltissimo. La presenza di opinioni diverse e anche contrarie da quelle delle forze di governo sono il segno di una vita democratica dinamica e attiva. La libertà di opinione è la base di un sistema democratico. Il dissenso espresso da persone o da espressioni associate della società civile rispetto ai programmi governativi è una forma elevatissima di vitalità democratica e mi sembra del tutto ingiusto e preoccupante che venga definito “interferenza”. L’unanimità acritica può essere invece segno di una vita democratica stanca e assonnata, che può essere pericolosamente posta sulla strada di una deriva autoritaria. E su questo penso sia doveroso per tutti vigilare con grande attenzione.

Una personalità politica dinanzi a una critica al proprio operato, anziché reagire infastidita, dovrebbe avere la sapienza di accoglierla come l’occasione per approfondire i contenuti della propria proposta, illustrandone i valori che in essa considera presenti, ma anche con la disponibilità a verificarne eventuali limiti e carenze. Dal confronto tra posizioni diverse può scaturire il meglio per il nostro Paese. Mi auguro che il Sig. Ministro della Giustizia sappia rivedere la sua insofferenza nei confronti delle opinioni diverse dalle proprie. La diversità non interferisce, ma facilita nel trovare democraticamente la soluzione migliore. I dittatori sono quelli che non sopportano le interferenze.