L’Articolo 11 della Costituzione italiana afferma con chiarezza che:
«L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».
È questo un testo di grandissimo rilievo etico e politico, che esclude pienamente dall’orizzonte dell’azione politica del nostro paese qualsivoglia prospettiva di guerra.
I padri dell’Assemblea costituente, all’indomani dei grandi lutti subiti e delle feroci sofferenze vissute dal popolo italiano nel corso del secondo conflitto mondiale, scelsero con un’altissima sensibilità politica di porre al bando la guerra dalle attese e dai programmi dell’appena nata Repubblica Italiana. L’uso nell’articolo 11 del verbo “ripudiare” (che nel testo costituzionale ricorre solo in tale articolo) è un segno chiaro della radicalità della scelta operata in tale sede. La guerra è stata esclusa con chiarezza e in forma definitiva da qualsivoglia prospettiva politica dell’Italia. Non solo, è stata anche fornita una sapiente indicazione per addivenire in condizioni di parità a definire eventuali limitazioni di sovranità per costruire un ordinamento capace di assicurare la pace e la giustizia fra le Nazioni.
Dopo oltre un settantennio questo articolo della Costituzione mantiene inalterate la sua freschezza e la sua altissima dignità politica. Grazie ai Padri Costituenti per avercene fatto dono!
Personalmente sono convinto che le recenti scelte delle istituzioni del nostro Paese in favore di un aumento delle spese militari, non siano in piena coerenza con il dettato costituzionale che ci chiede di ripudiare la guerra. In una prospettiva di ripudio della guerra, le spese militari andrebbero, in una condizione di parità con gli altri stati, solo ridotte. Il loro aumento contraddice il principio fondamentale del “ripudio della guerra”! La recente decisione di portare le spese militari al 2% del Prodotto Interno Lordo può, a mio personale avviso, essere letta come una scelta anticostituzionale.
Nessun commento:
Posta un commento