mercoledì 3 novembre 2021

Potrebbe essere l’ora di una donna al Quirinale?

Sono ormai in corso le grandi manovre della politica di modesta statura in vista della non distante scadenza della scelta del nuovo Presidente della Repubblica. Un po’ tutte le forze politiche stanno approntando le proprie strategie in merito. Cominciano a essere fatti nomi di possibili candidati, con un occhio alle prevedibili ricadute in relazione alla successiva scadenza elettorale per il rinnovo delle aule parlamentari e alle connesse prospettive per la guida del governo nazionale. Tra il tanto parlare e la pluralità dei nomi ipotizzati, a meno che non mi sia sfuggito qualcosa, non mi sembra di aver sentito proporre per la più alta carica dello stato il nome di una donna. Eppure siamo nel terzo decennio del nuovo millennio, in ogni dichiarazione politica non si tralascia di sottolineare con forza la necessità di un forte impegno sull’esigenza di garantire in pienezza il principio delle pari opportunità e di favorire la piena partecipazione delle donne nella gestione della cosa pubblica. Sarebbe davvero un segnale di grande significato se il prossimo inquilino del Quirinale potesse essere una donna. Delude non poco il fatto che sinora nessuno ha avvertito l’esigenza di conferire tale spessore alla prossima scadenza dell’elezione del nuovo capo dello stato. Eppure, nonostante la diffusa carenza nell’attuale universo politico di personalità di alta levatura etica, politica e culturale, non mancano figure femminili di alto rilievo. Anzi, a mio personale giudizio, forse nonostante la prevalenza numerica maschile, è proprio tra le donne che è più facile rintracciare personalità di notevole valore e non in una sola area politica. È sufficiente guardare con attenzione all’attuale panorama politico. Non è difficile trovare nomi e persone che potrebbero positivamente rispondere alle necessità del paese. Sarà sufficiente guardare senza pregiudizi alle persone, alle loro esperienze, ai contributi dati da esse in questi anni, e sono certo che potrebbero essere fatte delle scoperte significative. Non perdiamo questa occasione, per ostinarci in una politica di piccolo cabotaggio. Pensiamo innanzitutto al meglio per il paese.


Vico Equense, lì 3 novembre 2021

Sergio Sbragia

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