domenica 12 marzo 2017

CATTOLICI E LUTERANI: LA CHIESA È RADUNATA DALLA PROCLAMAZIONE APOSTOLICA DEL VANGELO

Riprendiamo la nostra analisi[1] della Dichiarazione in cammino : Chiesa, ministero ed eucarestìa[2], concentrandoci sulla terza affermazione di consenso sulla realtà della Chiesa, ove si sottolinea la comune affermazione:

che la Chiesa sulla terra è stata radunata dalla proclamazione del Vangelo della misericordia salvifica di Dio in Cristo. Da ciò deriva che il Vangelo proclamato nello Spirito Santo dagli apostoli costituisce l’origine normativa e il fondamento permanente della Chiesa.

Anche in questo caso ci viene in aiuto il testo di Chiesa e giustificazione che pone in evidenza come nel Secondo Testamento, sia gli Atti degli apostoli sia le Lettere proto-paoline, descrivono con ampiezza come gli apostoli hanno proclamato il Vangelo di Gesù, annunciando la sua morte finalizzata alla nostra salvezza e la sua resurrezione. Man mano che le persone venivano raggiunte da quest’annuncio e sceglievano di accettarlo nella fede quale un messaggio di salvezza misericordiosa a esse rivolto, vennero a formarsi nelle varie città dell’antico impero di Roma delle comunità di fedeli a Cristo. Il primato del Vangelo nella nascita della Chiesa è, sia una sottolineatura ben nota della Riforma, espressa dall’uso riformato d’indicare la Chiesa come «creatura del Vangelo» (creatura Evangelii)[3] ma anche una convinzione chiaramente espressa dal Concilio ecumenico Vaticano 2°, che sottolinea che «il Vangelo… è per la Chiesa il principio di tutta la sua vita in ogni tempo»[4] e che la sua predicazione costituisce il mezzo principale per la fondazione della Chiesa[5].
D’altronde che la proclamazione del Vangelo costituisca la realtà fondamentale che definisce in forma permanete la Chiesa è, per altro, confermato dall’azione dello Spirito Santo che, in ogni epoca, chiama a sé tanti testimoni e li abilita a proclamare il Vangelo, risvegliando e, al tempo stesso, sostenendo la fede in quanti li ascoltano, portandoli a riconoscere Cristo come Signore e ad affidarsi con fiducia, attraverso di lui, al Padre[6].
Anche il documento L’apostolicità della Chiesa, dal canto suo, sottolinea come luterani e cattolici condividano, come fondamentale convinzione di fede, il credere che la testimonianza apostolica è «al tempo stesso un’origine normativa e un fondamento permanente»[7].
Il percorso di dialogo realizzato in questi decennî ha, a più riprese, espresso e confermato, la ferma convinzione, sia dei luterani che dei cattolici, che la testimonianza del Vangelo data dagli apostoli costituisce l’origine normativa della Chiesa. E questa poggia per sempre sul fondamento degli apostoli. Di conseguenza, la Chiesa, tanto per i luterani quanto per i cattolici, al variare delle epoche storiche, è comunque e sempre rinviata alla sua origine apostolica.
Dopo aver preso atto della comune confessione, da parte dei cattolici e dei luterani, dell’origine trascendente della Chiesa nella libera scelta del Dio uno e trino, della comune autocomprensione come popolo di Dio, come corpo di Cristo e come tempio dello Spirito Santo, e del comune riconoscimento del fondamento della Chiesa nell’evento storico Gesù Cristo, nella sua interezza, adesso è il momento di prendere coscienza di un ulteriore passo compiuto insieme, il comune riconoscimento nella proclamazione apostolica del Vangelo dell’origine normativa e del fondamento permanente della Chiesa.
Quando parliamo di “origine”, in genere, intendiamo il primo principio, la prima apparizione o la prima manifestazione di una istituzione, e il modo con cui essa si è formata, o meglio la realtà, i fatti da cui essa deriva, sia direttamente, sia per trasformazione. E l’individuazione dell’origine è indispensabile per indicare il modo e il processo della sua formazione. Per “origine normativa” usiamo, a sua volta, riferirci a un principio che, per un’istituzione, riveste la funzione primaria di stabilire un quadro normativo e impegnativo di azione, di vita e di pensiero. Ebbene, per la comunità ecclesiale la proclamazione del Vangelo operata dagli apostoli, così come testimoniata dagli Atti degli apostoli e dalle due Lettere ai Corinzi, dalla Prima lettera ai Tessalonicesi, e da quelle ai Galati, ai Romani, ai Filippesi e a Filemone costituisce l’unico e primario riferimento in cui riconoscere l’origine impegnativa della propria fede. In ogni momento e sotto ogni latitudine la vicenda apostolica costituisce il punto a cui guardare per essere guidati nel discernimento della volontà di Dio per noi “qui” e “ora”. La testimonianza apostolica per la Chiesa è dunque riconosciuta, sia dai luterani sia dai cattolici, come il fondamento, valido sempre e ovunque, per comprendere quanto costituisce la base e il sostegno primario della propria autocoscienza di essere la Chiesa di Cristo.
Anche questo comune riconoscimento del valore della testimonianza apostolica del Vangelo rappresenta il segno di una tappa importante compiuta dal dialogo tra luterani e cattolici. Gli argomenti che siamo venuti sin qui approfondendo, mostrano che si tratta di temi non secondarî della nostra esperienza di fede. Sono temi fondamentali, non esauriscono l’esperienza di fede delle due tradizioni, ma non sono dettaglî, ne temi secondarî. Sono temi centrali dell’“essere cristiani”. Nel proseguire l’analisi della Dichiarazione in cammino, sono convinto che faremo altre sorprendenti scoperte.

Sergio Sbragia
Vico Equense, domenica 12 marzo 2017


[1] - Cf. Sergio Sbragia, 500 anni dalla riforma luterana : occasione per un bilancio  di 50 anni di dialogo e per ricercare assieme la via della piena unità, Vico Equense, 2017 <http://sergiosbragia.blogspot.it/2017/03/500-anni-dalla-riforma-luterana.html>; Id., Cattolici e Luterani: L’evento Gesù di Nàzareth è il fondamento della Chiesa,  Vico Equense, 2017 <http://sergiosbragia.blogspot.it/2017/03/cattolici-e-luterani-levento-gesu-di.html>
[2] - Commissione per le questioni ecumeniche della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti - Chiesa evangelica luterana in America, Dichiarazione in cammino : Chiesa, ministero ed eucarestìa. - in «Il Regno : attualità e documenti», 61° (2016) 13, 409-456.
[3] - Cf. D. Martin Luthers Werke : kritische Gesamtausgabe : (Weimarer Ausgabe). - Weimar : Bohlaus, 1883, 2, 430 e 7, 721; Commissione congiunta cattolica romana - evangelica luterana, Chiesa e giustificazione, 34-37.
[4] - Concilio ecumenico Vaticano 2°, Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium, 20.
[5] - Concilio ecumenico Vaticano 2°, Decreto sull’attività missionaria della Chiesa Ad gentes, 6.
[6] - Commissione congiunta cattolica romana - evangelica luterana, Chiesa e giustificazione, 41-43.
[7] - Commissione luterana-cattolica sull’unità, L’apostolicità della Chiesa, 2006, 148.

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