giovedì 18 maggio 2017

CATTOLICI E LUTERANI: LA SPERANZA CRISTIANA CHE LA CHIESA PERMARRÀ NELLA VERITÀ



Compiamo un  ulteriore passo nel cammino che stiamo conducendo nell’analisi della Dichiarazione in cammino : Chiesa, ministero ed eucarestìa[1]. È l’occasione per soffermarci sull’affermazione n° 9, nella quale si dà conto di come oggi luterani e cattolici concordemente affermino che:

La Chiesa nella storia è indefettibile, perché essa è e sarà preservata dallo Spirito Santo in tutti quegli aspetti che sono essenziali ai fini della salvezza.

Cattolici e luterani inoltre condividono:

La certezza della speranza cristiana che la Chiesa, che è stata stabilita da Cristo ed è guidata dallo Spirito Santo, nel compiere per amore del Vangelo la sua missione nei riguardi dell’umanità, rimarrà sempre nella verità.

Quest’affermazione tocca uno dei nervi scoperti che storicamente si sono rivelati più delicati nelle relazioni tra le due tradizioni cristiane: il permanere nella “verità” dell’una e dell’altra comunità ecclesiale. Affrontare il problema, nella consapevolezza della sua difficoltà, è un gesto di grande coraggio. Il poter verificare che anche su questo punto è stato possibile individuare dei temi su cui poter formulare delle significative affermazioni ecclesiologiche condivise è motivo di soddisfazione e segno che è possibile compiere progressi in direzione dell’unità anche quando il sentiero da percorrere si presenta molto impervio.
Sia i luterani che i cattolici hanno preso sul serio la promessa formulata da Cristo risorto di «essere sempre con voi, fino alla fine del mondo» (Mt. 28,20). Confidando pienamente in questa promessa di Gesù, cattolici e luterani credono fermamente che, con la continua assistenza del Cristo risorto attraverso il dono dello Spirito Santo, la Chiesa sarà presente nella storia umana fino alla fine del tempo. Questo suo carattere viene definito nel documento come “indefettibilità”, una qualità che comprende la perseveranza della Chiesa nella verità del Vangelo, nella vita di fede e nella missione di salvezza.
Il testo riprende i contenuti della dichiarazione comune del Gruppo di dialogo cattolico-luterano negli USA, Autorità magisteriale e infallibilità nella Chiesa (1978), che aveva, a suo tempo sottolineato:

«Le tradizioni cattolica e luterana condividono la certezza della speranza che la Chiesa, stabilita da Cristo e guidata dal suo Spirito, rimarrà sempre nella verità nell’adempimento della sua missione di promuovere il Vangelo per l’umanità»[2].

A questo punto occorre aver presente che l’affermazione n° 9 della Dichiarazione in cammino, che stiamo analizzando ricorre al concetto d’“indefettibile”, che indica una qualità “che non può far difetto, che non può venir meno”. Non si usa il termine, più usato in àmbito cattolico, d’“infallibile”, con quale si usa indicare ciò “che non sbaglia e non può sbagliare; che non può ingannarsi né ingannare altri circa la verità di ciò che crede, che afferma, che giudica, che sente, che prevede, ecc.”. Si tratta di due concetti semanticamente molto vicini, ma non del tutto coincidenti. Nell’affrontare il tema in questione è opportuno avere ben presente questa differenza di significato intercorrente tra i due vocaboli.
In effetti, già dal 1978, il citato documento Autorità magisteriale e infallibilità nella Chiesa, aveva individuato punti di notevole consenso sull’azione di Dio intesa a preservare la Chiesa nella verità, affermando:

«Il contesto in cui viene interpretata la dottrina cattolica dell’infallibilità papale è mutato. Luterani e cattolici parlano adesso in modi sempre più simili del Vangelo e della sua comunicazione, dell’autorità della verità cristiane e di come risolvere le dispute riguardanti la comprensione del messaggio cristiano. Possiamo parlare veramente di una convergenza fra le nostre due tradizioni. I seguenti esempi di tale convergenza ci sembrano importanti. Le nostre Chiese sono d’accordo che: […] in armonia con le promesse date nella Scrittura e in virtù dell’assistenza continua del Cristo risorto mediante lo Spirito Santo, la Chiesa rimarrà fino alla fine dei tempi; tale perpetuità della Chiesa comprende la sua indefettibilità, cioè la sua perseveranza nella verità del Vangelo, nella sua missione e nella sua vita di fede; tra i mezzi con cui Cristo mantiene la Chiesa nella verità del Vangelo c’è il ministero della Parola e del sacramento, che non mancherà mai nella Chiesa»[3].

Di certo la proclamazione nel 19° secolo da parte cattolica della dottrina dell’infallibilità papale ha, a suo tempo, determinato un ulteriore allontanamento tra le due tradizioni. Grazie al dialogo nella seconda parte del 20° secolo è stato possibile verificare come luterani e cattolici siano divenuti in grado di parlare in modi progressivamente più vicini del Vangelo e delle sue modalità di comunicazione e annuncio, dell’autorevolezza delle verità cristiane proclamate. Allo stesso tempo sono state individuate modalità percorribili per ricercare la soluzione di contrasti riguardanti la comprensione del messaggio cristiano. Ciò ha portato ad affermare il conseguimento di una reale convergenza tra le due tradizioni. Tale convergenza è testimoniata dal conseguito consenso sui seguenti punti.
In forza delle promesse contenute nelle pagine della Scrittura e a ragione dell’assistenza permanente di Gesù risorto, operata attraverso il soffio dello Spirito, le due confessioni convergono nell’affermare che la Chiesa sussisterà sino alla fine dei tempi.
Questo carattere perpetuo congiuntamente riconosciuto alla Chiesa, comprende anche la su richiamata qualità dell’indefettibilità, cioè quella di poter perseverare nella verità del Vangelo, nella missione del suo annuncio e della sua proclamazione e nella vita di fede.
Luterani e cattolici concordano poi anche sui mezzi attraverso i quali Gesù mantiene la Chiesa nella verità, individuandoli nel ministero dell’annuncio della Parola e del sacramento, un servizio che non verrà mai meno nella Chiesa e che assolve alla funzione della trasmissione del Vangelo e dell’insegnamento della dottrina cristiana.
Questa qualità di fedeltà indefettibile alla verità necessaria per la salvezza non è ritenuta da entrambe le tradizioni come una qualità automatica, che caratterizza quanto i capi della Chiesa dicono o approvano. Essa è invece, affermano concordemente le due tradizioni è il frutto della guida dello Spirito Santo (cf. Gv. 16,13), che si riconosce testando la fede e la vita della Chiesa con la regola della parola di Dio.

«Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future» (Gv. 16,13).

L’analisi di questa nona affermazione, su un tema abbastanza controverso, ci permette di prendere coscienza che l’origine della nostra speranza di perseverare comunitariamente nella fede e nella verità si fonda non su una dote umana e materiale, ma si fonda proprio sulla solenne promessa di Gesù, non solo della guida dello Spirito sul sentiero della verità, ma anche che Egli stesso in persona sarà sempre con noi. Una promessa nella quale cattolici e luterani ci riconosciamo pienamente e fraternamente.

«Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt. 28,20).

Questa constatazione, sia pur parziale, di consenso sulla perseveranza nella verità ci impegna, come cattolici a una riflessione e a un approfondimento della nozione d’infallibilità, riconsiderandone le radici nella Scrittura, verificandone i paradigmi di presentazione linguistica nelle nostre coordinate spazio-temporali, ed esplicitando con rigore teologico che senza alcun dubbio ciò che non mancherà mai nelle nostre comunità, cattoliche, luterane, o di altra denominazione, è la presenza di Gesù risorto.

«Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt.18,20).

Sergio Sbragia
Vico Equense, giovedì 18 maggio 2017


[1] - Commissione per le questioni ecumeniche della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti - Chiesa evangelica luterana in America, Dichiarazione in cammino : Chiesa, ministero ed eucarestìa. - in «Il Regno : attualità e documenti», 61° (2016) 13, 409-456.
[2] - Gruppo di dialogo cattolico-luterano negli USA, Autorità magisteriale e infallibilità nella Chiesa (1978), 28.
[3] - Gruppo di dialogo cattolico-luterano negli USA, Autorità magisteriale e infallibilità nella Chiesa (1978), 41.

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