Passiamo ora all’affermazione di consenso n° 8 della Dichiarazione in cammino : Chiesa, ministero
ed eucarestìa[1],
che registra come oggi luterani e cattolici siano pervenuti a condividere la
convinzione che:
Nella
Chiesa terrena s’incontrano elementi udibili e visibili e realtà spirituali
profonde, che restano nascoste all’investigazione e alla percezione empiriche.
Le affermazioni di consenso che abbiamo sin qui esaminato hanno
posto in luce come luterani e cattolici riconoscano concordemente nella Chiesa
la presenza di realtà udibili essenziali come, nel caso dell’affermazione n. 3,
la proclamazione del Vangelo in forza della quale la Chiesa è radunata[2], o, come nel caso della
successiva affermazione n. 4, nella cura di assicurare la continuità storica
della professione della fede apostolica ed evangelica[3].
Poi, anche nell’affermazione consensuale n. 6 si pone in evidenza
come nelle due comunità ecclesiali si riconosca un ruolo centrale a pratiche di
culto e di vita di fede, nelle quali sono riscontrabili componenti percepibili
incarnate. È il caso del battesimo, della cena del Signore o eucarestìa,
dell’esercizio delle chiavi per il perdono dei peccai, della designazione e
ordinazione dei membri per lo svolgimento dell’attività pastorale della
predicazione e della celebrazione dei sacramenti[4].
Infine, un altro elemento storicamente percepibile
chiaramente presente sia nella tradizione luterana sia in quella cattolica è la
Scrittura, considerata in entrambe le comunità come una realtà ispirata e
canonica, come chiaramente richiamato nell’affermazione di consenso n. 5[5].
Allo stesso tempo le due tradizioni, quella luterana e
quella cattolica, hanno cura di evitare di considerare la Chiesa quale una
struttura esclusivamente visibile ed esteriore. Il fatto, che in alcuni casi,
in campo luterano si sia rifiutato di tracciare una semplicistica identificazione
tra la Chiesa e la gerarchìa ordinata, non ha impedito alla confessione
luterana di negare la Chiesa sia una sorta di «repubblica platonica». Al
contrario nella tradizione luterana si è tenuto a sottolineare come si possa
vedere la Chiesa là dove si ha un’assemblea con i «segni» visibili della
Parola, della confessione e dei sacramenti[6].
Dal canto loro i cattolici del periodo successivo alla
Riforma, cercando di evitare di conferire un peso eccessivo a una comprensione
esclusivamente spirituale della Chiesa, ebbero a sottolineare in essa gli
aspetti visibili, della confessione di fede, della struttura sacramentale e
dell’autorità gerarchica. Ciò non toglie tuttavìa che nella tradizione
cattolica si sia sempre tenuto ad affermare la sussistenza di un legame
indissolubile fra l’assemblea visibile e il mistero della sua vita di comunione
con Dio, che, in definitiva, è l’autentica realtà spirituale e trascendente
della Chiesa. Questa dimensione spirituale della comunità ecclesiale e la sua
dimensione sociale di comunità storica e umana sono compresi dai cattolici in
forma analoga a quella con cui, in forza del Concilio di Calcedonia, si legge
la relazione sussistente tra la natura divina e quella umana di Gesù Cristo,
che sono inseparabili ma distinte. Nella
Chiesa, dunque, la realtà storica di società ecclesiale umana non esaurisce mai,
nella sua interezza la Chiesa come «comunità di salvezza»[7].
Oggi, pertanto, luterani e cattolici concordiamo sul fatto
che nell’esperienza storica la realtà più profonda e autentica della Chiesa, che
consiste nella partecipazione alla vita divina della Trinità in Cristo e con
Cristo, è nascosta alla percezione materiale e fattuale. Solo con l’occhio
della fede è possibile riconoscere che un’assemblea umana e concreta è
realmente un’assemblea del popolo di Dio nella quale Dio è effettivamente all’opera
attraverso la Parola e l’azione sacramentale. La comunità salvifica dei credenti
in Cristo, resa un solo corpo in Cristo e un tempio dello Spirito Santo non è riconoscibile
in base a criteri terreni e quindi rimane nascosta, perché il peccato, che è
sempre presente nella Chiesa, non permette di conoscere con certezza i membri
della comunità di salvezza[8].
La maturazione in entrambe le tradizioni ecclesiali di una
comprensione a un tempo storica e spirituale della realtà più profonda della
Chiesa costituisce una piattaforma preziosa per delineare nuove e più ampie
prospettive di dialogo per approfondire e allargare un consenso sulla più piena
comprensione condivisa della realtà Chiesa. È importante essere consapevoli
che, a differenza del passato, quando ciascuna confessione negava all’altra la
dignità di comunità ecclesiale, possiamo oggi considerare superati gli
stereotipi reciproci, che consideravano una delle realtà come un’esperienza proiettata
in una dimensione spiritualizzante priva di radici nella realtà materiale e,
per contro, riducevano l’altra a un’esperienza di natura pressoché
esclusivamente mondana a cui erano state recise le espressioni più
autenticamente spirituali. Questa comune consapevolezza della natura incarnata
e proiettata nell’eternità delle due comunità, quella luterana e quella cattolica,
costituisce un elemento di grande potenzialità, perché il sentiero anche
accidentato del dialogo è un sentiero che si percorre nella concretezza della
realtà storica, ma anche nella certezza che ove vi sono due o più persone riunite
nel nome del Signore, lì è presente Gesù in persona. E un dialogo condotto alla
sua presenza senza dubbio porterà frutto.
Sergio Sbragia
Vico Equense, mercoledì 10 maggio 2017
[1] - Commissione
per le questioni ecumeniche della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati
Uniti - Chiesa evangelica luterana in America, Dichiarazione in cammino : Chiesa, ministero ed eucarestìa. - in
«Il Regno : attualità e documenti», 61° (2016) 13, 409-456.
[2] - Cf. Sergio Sbragia, Cattolici e Luterani : La Chiesa è radunata dalla proclamazione apostolica
del Vangelo, Vico Equense, 2017 < http://sergiosbragia.blogspot.it/2017/03/cattolici-e-luterani-la-chiesa-e.html>.
[3] - Cf. Sergio Sbragia, Cattolici e Luterani : L’apostolicità della Chiesa si fonda sulla
continuità nella fede, nell’insegnamento e nelle pratiche degli apostoli, Vico Equense, 2017 <http://sergiosbragia.blogspot.it/2017/04/cattolici-e-luterani-lapostolicita.html>
[4] - Cf. Sergio Sbragia, Cattolici e Luterani : La Chiesa partecipa ai benefici divini con
azioni storiche e percepibili, Vico
Equense, 2017 <http://sergiosbragia.blogspot.it/2017/04/cattolici-e-luterani-la-chiesa.html>
[5] - Cf. Sergio Sbragia, Cattolici e Luterani: La Chiesa vive della Parola di Dio, Vico Equense, 2017 - <http://sergiosbragia.blogspot.it/2017/04/cattolici-e-luterani-la-chiesa-vive.html>
[6] - Cf. Confessione di Augusta, 7; Commissione
congiunta cattolica romana - evangelica luterana, Chiesa e giustificazione, 69-70; Commissione
luterana-cattolica sull’unità, L’apostolicità
della Chiesa, 94-95.
[7] - Cf. - Commissione congiunta cattolica romana -
evangelica luterana, Chiesa e
giustificazione, n. 144; Concilio
ecumenico Vaticano 2°, Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium, 8; Concilio ecumenico Vaticano 2°, Decreto
sull’ecumenismo Unitatis redintegratio,
3.
[8] - Commissione congiunta cattolica romana - evangelica luterana,
Chiesa e giustificazione,
140-141.147.

Nessun commento:
Posta un commento