Sulla stampa e nella comunicazione mediatica di questi giorni è stato
dato grande rilievo alle dichiarazioni della Sig.ra Michela Vittoria
Brambilla, presidente della commissione bicamerale per l’infanzia e
l’adolescenza, che avrebbe sostenuto "Forza Italia vuole le unioni
civili, Berlusconi è favorevole", sottolineando, altresì, che "è chiaro
che un grande partito di ispirazione liberale come Forza Italia ha ben
presente che siamo tra gli ultimi Paesi
dell’Occidente ad essere privi delle unioni civili. È una vergogna di
stampo medioevale" [le dichiarazioni della Sig.ra Brambilla sono riprese
da: http://www.ilgiornale.it/…/brambilla-berlusconi-favorevole-…].
Fa certamente piacere che spazi di ragionevolezza si vengano ad aprire su temi di grande delicatezza sociale quale quello delle molteplici forme di convivenza che si sono venute determinando nel nostro tessuto sociale. Ciò che sorprende però è lo scarso senso della memoria, sia della Sig.ra Brambilla, sia del Sig. Berlusconi. Quando ci si lamenta che in materia di unioni civili l'Italia è uno degli ultimi Paesi dell’Occidente a essere privi delle unioni civili, e che questo costituisce una vergogna di stampo medioevale, ci si dimentica che alcuni anni fa, nel 2007, il tema fu oggetto di una proposta di legge, per iniziativa delle parlamentari Rosy Bindi e Barbara Pollastrini, passata nella vulgata comune come proposta di legge dei DICO ("DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi"). L'itinerario parlamentare di quella proposta non andò a buon fine, anche per la ferma opposizione di Forza Italia. La posizione assunta allora da Forza Italia ha certamente contribuito ad aggravare il ritardo dell'Italia sul tema. Mi fa piacere che la Sig.ra Brambilla e il Sig. Berlusconi abbiano cambiato idea. E' legittimo cambiare idea, ma sarebbe intellettualmente onesto riconoscere pubblicamente i precedenti errori di valutazione!
Fa certamente piacere che spazi di ragionevolezza si vengano ad aprire su temi di grande delicatezza sociale quale quello delle molteplici forme di convivenza che si sono venute determinando nel nostro tessuto sociale. Ciò che sorprende però è lo scarso senso della memoria, sia della Sig.ra Brambilla, sia del Sig. Berlusconi. Quando ci si lamenta che in materia di unioni civili l'Italia è uno degli ultimi Paesi dell’Occidente a essere privi delle unioni civili, e che questo costituisce una vergogna di stampo medioevale, ci si dimentica che alcuni anni fa, nel 2007, il tema fu oggetto di una proposta di legge, per iniziativa delle parlamentari Rosy Bindi e Barbara Pollastrini, passata nella vulgata comune come proposta di legge dei DICO ("DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi"). L'itinerario parlamentare di quella proposta non andò a buon fine, anche per la ferma opposizione di Forza Italia. La posizione assunta allora da Forza Italia ha certamente contribuito ad aggravare il ritardo dell'Italia sul tema. Mi fa piacere che la Sig.ra Brambilla e il Sig. Berlusconi abbiano cambiato idea. E' legittimo cambiare idea, ma sarebbe intellettualmente onesto riconoscere pubblicamente i precedenti errori di valutazione!
Vico Equense, mercoledì 14 ottobre 2015
Sergio Sbragia
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