domenica 16 novembre 2014

La promozione della famiglia parte dal tema del lavoro!



Ieri mattina il Ministro degli Interni, Angelino Alfano, nell’àmbito dei compiti inerenti l’altro incarico che ricopre part-time (quello di leader di partito), è stato il principale protagonista di un’iniziativa pubblica promossa dal Nuovo centro destra e dedicata al tema delicato della famiglia.
Nel quadro della manifestazione il Ministro Alfano è intervenuto con grande enfasi sottolineando il valore decisivo della realtà della famiglia, quella – ha tenuto a sottolineare – composta da un uomo e una donna (dimenticando che in una famiglia spesso ci sono anche i figlî e gli anziani).
Quello che sorprende tuttavia è la sostanziale incoerenza di un impegno politico a sostegno della famiglia, che prescinde dalla promozione del lavoro, che rappresenta di certo la condizione essenziale per portare avanti la vita familiare e per assumersi la responsabilità di costruire una nuova famiglia. Senza il lavoro le condizioni essenziali per vita familiare risultano di fatto drasticamente compromesse.
Allora le forti dichiarazioni in favore della famiglia, formulate dal Ministro Alfano, risultano del tutto incoerenti con le azioni politiche, da lui stesso poste in atto solo ventiquattrore prima, allorché ha scatenato la violenza a colpi di manganellate nei confronti di padri e madri di famiglia, che difendevano il proprio lavoro, e di giovani, che chiedevano solo di poter lavorare. Gli uni e gli altri interessati solo a poter sostenere o formare una famiglia.
Caro Ministro Alfano, gli impegni politici si assolvono, non con le dichiarazioni ma con l’assolvimento responsabile delle proprie funzioni pubbliche.
Anziché affermazioni teoriche e poco credibili, sarebbe stato molto più utile fare a meno dei manganelli.
Si lasci dal parte il manganello e si usi il cervello.

Vico Equense, domenica 16 novembre 2014
Sergio Sbragia

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